La tecnica dell’acquaforte 12 Febbraio 2021 – Pubblicato in: News – Tags: , ,

L’incisione ricopre un ruolo speciale nell’evoluzione della storia dell’arte e della collettività, essendo essa stessa fortemente connessa all’invenzione della stampa moderna.

Con il termine acquaforte, si intende un particolare processo di incisione, su lastre di vari metalli (rame,zinco) ricoperte da uno strato di cera, conseguita dall’azione dell’acido nitrico in corrispondenza dei segni incavati nella copertura su quest’ultima superficie.

Per questa tecnica generalmente si preferisce utilizzare lastre di rame, ma è altresì di comune uso realizzarla su lastre di zinco che risultano meno inalterabili durante la riproduzione in stampa.

Come pulire le lastre

La lamina metallica per l’incisione ad acquaforte, dovrebbe avere in genere uno spessore si 1-2 mm. La lastra viene pulita con acqua ragia o cloroformio e successivamente sfregata con gesso in polvere.

Per controllare la perfetta pulizia della lastra, viene posta in orizzontale e coperta con dell’acqua. Se la lamina risulta perfettamente coperta, la pulizia può definirsi completata. A questo punto la lamina è pronta per essere trattata in superficie con una vernice nera resistente agli acidi.

Quando lo strato di vernice si è completamente solidificato, si può iniziare ad incidere il disegno servendosi di punte di acciaio.

Il disegno

Francis Seymour Haden 1858 , Amalfi all'acquaforte
Francis Seymour Haden 1858 , Amalfi all’acquaforte

Segnando le parti che dovranno risultare scure durante la messa in stampa, bisognerà tenere conto dell’allargamento delle tracciature dovuto all’azione dell’acido; il consiglio è quello di eseguire gli incavi mantenendo una prudente distanza e senza calcare troppo con la mano sulla vernice.

In questa parte del processo di incisione all’Acquaforte, una delle difficoltà che si potrà incontrare e da considerare, è disegnare il soggetto in modo capovolto. A questo punto vi sembrerà impossibile e starete per abbandonare il vostro progetto ma… non arrendetevi! Con delle piccole furbizie possiamo certamente avere la meglio in questa sfida!

Vi basterà infatti abbozzare il vostro disegno a matita o ad inchiostro ed eseguire l’incisione copiando la bozza attraverso uno specchio. Questo vi aiuterà a seguire le linee in modo simmetrico e corretto per la stampa.

Un altro trucco, che in molti avranno adoperato sin da bambini, è quello di mettere il disegno in controluce e….il resto viene da se 🙂

L’incisione

Se siete arrivati fin qui, vuol dire che siete pronti per l’incisione.

In una vaschetta versiamo l’acido citrico o qualsiasi altro liquido mordente per l’altezza all’incirca di 1cm, in modo da poter vedere chiaramente attraverso l’effetto che si sta ottenendo sulla lamiera senza il bisogno di doverla alzare ripetutamente e poter intervenire con le punte di acciaio per qualche piccolo accorgimento anche durante questa fase.

Come vedrete, il mordente andrà ad agire sul metallo che abbiamo liberato dalla cera lasciando intatte il resto della lamiera protetta. La profondità dell’incisione sarà determinata dal tempo che lasceremo la lastra nel mordente e dalla sua potenza aggressiva. Più i tratti saranno incisi, più le linee saranno scure e marcate durante la stampa.

Per evitare incisioni dalle linearità troppo uniformi, oltre ad utilizzare punte di acciaio di diverse misure, è bene togliere di tanto in tanto la lastra dal bagno di morsura e coprire le parti già sufficientemente incise con una vernice all’alcol, creando così segni di differente intensità e giochi di chiaroscuro che doneranno tridimensionalità durante la stampa, questo sviluppo è chiamato tecnicamente “morsura per coperture”.

L’inchiostro

Questo lavoro può definirsi finito a seconda della sensibilità dell’artista che reputa volta per volta se l’incisione possiede le giuste caratteristiche volute.

Fatte le sue valutazioni, l’incisore può continuare con la pulizia delle lastre, che può essere fatto con petrolio, acqua ragia o benzina, e procedere con l’inchiostratura passando sulla lamina con un tampone o un rullo impregnato di inchiostro di stampa. Una volta tolto la tinta in eccesso, l’inchiostro si fermerà negli intagli e apparirà sul fondo brillante della lastra che sarà passata al torchio per avere la stampa dell’incisione su una carta speciale per acquaforte precedentemente bagnata per farla diventare morbida ed assorbente.

E’ tutto per oggi, vi aspettiamo sulle pagine del nostro blog e del nostro sito www.lacartadiamalfi.it per tutte le novità e consigli pratici da seguire 🙂

A presto!

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